mercoledì 19 dicembre 2012

Teobromina e Cioccolato


La teobromina contenuta nel cioccolato è,
 insieme ai derivati delle purine 
come la caffeina e la teofillina, 
uno stimolante.
Questo perché questa molecola è un antagonista dei recettori adenosinici.



L'antagonismo ha come effetto l'aumento della concentrazione del cAMP.




La teobromina ( 1,7-dimetilxantina)
La caffeina (1,3,7-trimetilxantina)
Come potete notare ciò che distingue queste due molecole 
è solo un modestissimo gruppo metilico(-CH3) in più nella caffeina.

Piccola differenza...ma significativa! :)






sabato 8 dicembre 2012

Sambuco

Il Sambucus (Nigra) è una pianta della famiglia delle Caprifoliacee.


Tutte le parti della pianta, esclusi i fiori e le bacche mature,
sono tossiche poiché contengono cianuri e e alcaloidi.
La parte medicinale della pianta sono i fiori e i frutti.


I frutti poi sono ottimi antinfiammatori ma
 vanno raccolti ben maturi, quando hanno raggiunto una colorazione quasi nerastra.




Al sambuco si attribuiscono proprietà 
diuretiche, 
lassative, 
antinevralgiche, 
antireumatiche, 
sudorifere. 



Nella tradizione popolare il sambuco viene chiamato l' "aspirina vegetale"
per l'effetto sudorifero che provoca (i fiori)
e viene usato in calde tisane per combattere il raffreddore, l'influenza e i reumatismi.



Bisogna stare attenti a non confondere il Sambucus Nigra con il Sambucus Ebulus (ebbio), 
perché le bacche di quest'ultimo sono velenose.
Non è difficile distinguerli: l'ebbio ha foglie piccole, alla cui base sono presenti due stipole 
che mancano nel Sambucus Nigra.

 Come non ricordarvi che il legno di questa pianta eccezionale è citato in uno di quei classici Eccezionali entrato recentemente nell'Olimpo della letteratura per ragazzi?!!!!


Se ricordate bene la bacchetta, descritta dalla celeberrima J.K.Rowling
nei Doni della Morte e nelle Fiabe di Beda il Bardo, è proprio costituita dal legno di Sambuca!!!
Non un caso...non un caso...





Sciroppo di sambuco lassativo:
Prendere le bacche mature e schiacciarle accuratamente!
lasciare a riposare in frigo.
Filtrare, al fine di levare tutti i semini, pesare e mettere l'equivalente in zucchero.
Lasciate a bollire per trenta minuti.
Imbottigliare a freddo.
La marmellata che ottenete è un ottimo lassativo naturale.


mercoledì 5 dicembre 2012

MESCALINA

La mescalina o 3, 4, 5 trimetossi-β-fenetilammina 
è un alcaloide contenuto nella pianta cactacea di Peyote
cioè una piantina grassa adorabile originaria del Messico.







Specifichiamo immediatamente che questa sostanza 
non crea dipendenza né di tipo fisico né di tipo psicologico.

Può invece portare, successivamente ad un uso prolungato ad uno stadio avanzato di anoressia.
Infatti tra gli effetti collaterali si descrive l'assenza di fame, fatica e sete.

Invece incrementa il battito cardiaco e la pressione sanguigna.

La dose necessaria per dare effetti allucinogeni può variare a seconda dell'individuo...ma è compresa nell'intervallo di 300-500 mg.

L'effetto dura circa 12 ore e può iniziare non prima di 45 minuti dall'assunzione.


La mescalina si consuma masticando il "Boton",
cioè la parte cicciottella e grassoccia che esce dal terreno.
In pratica andrebbe masticata.


sabato 1 dicembre 2012

Bufoterina nel Latte di Rospo Bufo

I rospi sono stati contemplati come un indispensabile oggetto di stregoneria. 
Essi sono stati usati per la preparazione di pozioni, svolto la funzione di compagnia alle streghe. 



Le ghiandole del corpo dei rospi secernono un veleno, denso e bianco, che serve quale arma di difesa naturale per respingere gli attacchi di animali nemici o dell’uomo. 
Questo veleno, chiamato bufotenina, è comunemente definito anche "latte di rospo", ed è un allucinogeno.



Fin dai tempi di Zoroastro, che visse intorno al 600 A.C., i rospi erano associati alle molteplici manifestazioni del male. 
Nel Medioevo si pensava che i rospi fossero malvagi. 
Il popolo credeva che le streghe potessero trasformarsi in rospi. 


In molte pozioni magiche, i rospi sono un importante ingrediente.
Secondo la leggenda, le streghe decapitavano le rane, che spogliate della loro pelle, e unite ad altri strani ingredienti erano poste su un piatto. 
Un unguento che è prodotto con la saliva del rospo, è il succo di un preparato che rende invisibile la strega. 
Nella magia popolare le ceneri delle rane bruciate, mescolate con il brandy, sono un efficace antidoto contro l’ubriachezza.
I rospi sono stati usati come amuleti in negromanzia e nella magia nera.
Si credeva che i rospi sono gioielli; il rospo in pietra può essere utilizzato per acquisire il veleno, la pietra è riscaldata vicino al veleno. 
Particolarmente efficace era considerato un anello con la pietra amuleto a forma di rospo. 
Nel Medioevo, si credeva che durante adunata, per l’adorazione del diavolo, i partecipanti mutilavano e tagliavano in pezzi i rospi. 

Alcune moderne streghe ritengono che i rospi sono degli ottimi compagni, per il fatto che queste creature sono facilmente gestibili e con facilità si prendono cura delle stesse. 
Inoltre, i rospi trasmettono le loro proprietà mentali. 
Si narra che le streghe sono in grado di succhiare il latte di rospo, senza arrecargli danno.
Personalmente non ci ho mai provato...
:P