martedì 27 agosto 2013

Chimica organica in versi Rime Distillate Alberto Cavaliere


PREFAZIONE
Per correr peggior acqua alza le vele
ormai la caravella del mio ingegno,
che lascia dietro già mar sì crudele.

E canterò di quel secondo regno,
in cui si troverà più d'una purga,
lo spirito di vino e quel di legno.

La morta poesia qui non risurga,
ché lirismi io non faccio e non ispero
che la mia Musa al bel Parnaso assurga.

Io dolci fregi non intesso al vero:
cristallizzata ho l'anima e, nefando,
un acido mi bolle nel pensiero;

e com'altri non fo, che canta quando
l'ispira amor, ma come il Molinari
mi ditta dentro vo significando.

Se son li versi miei cotanto amari,
o uom che leggi, e se avverrà che spesso
- ahitè! - dovrai turarti ambo le nari,

non ne ho colpa veruna: ebbi promesso
di completar la chimica ed - oh lasso
per questa scura strada io mi son messo.

Già gli elementi, ora in rivista passo
gl'idrocarburi e i loro derivati,
a cominciar dal termine più basso.

O miele, o saccarosio, o prelibati
prodotti che nascete da catene
d'atomi di carbonio interminati,

addolcite il mio canto! Acetilene,
m'illumini la mente con costanza
la bella fiamma che da te proviene!

Alcool feniletilico, fragranza 
di gelsomino, e tu, citronellale,
e tu, nerolo, magica sostanza,

con vostro fiato che non ha l'uguale,
coprite il lezzo, qual di pesce sfatto, 
che da compagni tristi orrendo sale!

O Musa, e tu perdona il rio contatto
di corpi complicati e puteolenti,
nemici del cervello e dell'olfatto.

Sii di conforto ai miseri studenti, 
anche se gravi e màcabri alchimisti 
sospireranno, digrignando i denti:

Ahi, dura terra, perché non t'apristi?


GENERALITA'
I composti del carbonio
sono in numero gigante
e compongon gli organismi
delle bestie e delle piante.
Una volta eran creduti
dei composti assai speciali,
non potendo riprodursi
con sistemi artificiali:
si pensava ad una forza
che negli esseri viventi
desse luogo a quei prodotti
così strani e differenti;
finché Wöhler, ottenendo
mercé sintesi l'urea
e con metodi inorganici,
non fugò la falsa idea.
E se organica e inorganica
restan campi separati,
è perché forma il carbonio
dei prodotti sconfinati,
in virtù dei suoi stessi atomi,
che si posson molto bene
collegare fra di loro
per formar lunghe catene;
vi concorre pure il fatto
che il carbonio, alla fin fine,
oltre che per altri corpi,
per se stesso è molto affine.
Fra i caratteri ai composti
del carbonio peculiari,
è che in essi assai prevalgono
i legami non polari,
e perciò gli atomi assumono
posizioni assai svariate,
dando origine a molecole
da stessi atomi formate,
mentre i corpi risultanti
differiscon tuttavia
ed è questa, in fondo in fondo,
la famosa isomeria.
Quindi accade qualche volta
di trovar cento composti
che la formula hanno uguale
e i caratteri hanno opposti;
onde spesso ci si trova
nella grave congiuntura
che la greggia non ci basti:
ci vuol quella di struttura.
E a cercarla gioveranno
due principi generali
che s'avverano pur sempre,
salvo casi eccezionali.
L'uno dice che un composto
per esistere - badate -
vuol che gli atomi abbian tutte
le valenze saturate;
l'altro afferma che il carbonio
può talor diversamente
comportarsi, ma di norma
si può dir tetravalente.
E s'è inoltre constatato,
senza tema ormai d'errore,
che le sue quattro valenze
han l'identico valore.
Le catene che fan gli atomi
son di due grandi sistemi:
o son chiuse, se ad anello
si congiungono agli estremi,
o, al contrario, sono aperte,
se ciascuna estremità,
dritta oppur ramificata,
per suo conto invece va.
A catena aperta sono
quei composti non invano
detti grassi, o detti pure
derivati del metano.
Chi di chimica è digiuno,
di comprendermi non speri:
non è facile afferrare
questi lugubri misteri!

domenica 11 agosto 2013

Chimica In Versi Alberto Cavaliere Rime Distillate Prefazione


PREFAZIONE

Da giovane studente, alunno d'istituto,
non andai mai d'accordo col piombo o col bismuto;
anche il vitale ossigeno mi soffocava; il sodio,
per un destino amaro, sempre rimò con odio;
m'asfissiò forte a scuola, prima che, in guerra, il cloro;
forse perfino, in chimica, m'infastidiva l'oro.
E di tutta la serie sì numerosa e varia
di corpi e d'elementi, sol mi garbava l'aria,
quella dei campi, libera, nel bel mese di luglio:
finché non m'insegnarono che anch'essa era un miscuglio!
Un vecchio professore barbuto, sul cui viso
crostaceo non passava mai l'ombra d'un sorriso,
un redivivo Faust, voleva ad ogni costo
saper da me la formula d'un celebre composto.
Non sapevo altre formule che questa: H20;
e questa dissi: il bruto, senz'altro, mi bocciò.
Poi ch'era ancor più arida nella calura estiva,
io m'ingegnai di rendere la chimica più viva;

onde, tradotta in versi, l'imparai tutta a mente,
e in versi, nell'ottobre, risposi a quel sapiente.
Accadde un gran miracolo: quell'anima maniaca,
che non vedeva nulla più in là dell'ammoniaca,
dell'acido solforico, del piombo e del cianuro,
rise, una volta tanto, e m'approvò: lo giuro!
Mi lusingò quel fatto: volevo far l'artista,
e invece, senz'accorgermi, divenni un alchimista...
Oggi distillo e taccio in un laboratorio,
dove la vita ha tutto l'aspetto d'un mortorio.
E vedo, in fondo, dato che non conosco l'oro,
dato che ancor mi soffoca, sempre accanito, il cloro,
che non avevo torto, e il mio pensier non varia:
la miglior cosa, amici, è l'aria, l'aria, l'aria!...


sabato 10 agosto 2013

Ambergris


Ambergris (dal latino: Ambra grisea) Ambre Gris, ambergrease o ambra grigia 
è un solido, cereo, una sostanza infiammabile di colore grigio o nerastro opaco 
prodotta nel sistema digestivo di e rigurgitato o secreta da capodogli. 


Ambra grigia appena prodotto ha un odore fecale. 
Tuttavia, con l'invecchiamento, acquisisce un dolce profumo di terra. 
Il principale uso storico dell'ambra grigia era come fissativo in profumeria,
 anche se ora è stato in gran parte sostituita da materiali sintetici. 
L'Ambergris è una secrezione biliare dell'intestino del capodoglio e può essere trovata galleggiante sul mare, o nella sabbia vicino alla costa. 
A volte è anche trovato nell'addome delle balene.

Dato che sono stati trovati dei becchi di calamari giganti all'interno di pezzi di ambra grigia, gli scienziati hanno teorizzato che la sostanza è prodotta dal tratto gastrointestinale della balena per facilitare il passaggio di oggetti duri, affilati che la balena potrebbe aver ingoiato.
L'Ambergris solitamente viene espulsa attraverso le feci., tuttavia
l'Ambergris che forma una massa troppo grande per essere espulsa attraverso l'intestino viene espulsa attraverso la bocca.


L'Ambergris si trovano nell'Oceano Atlantico e sulle coste del Brasile, Madagascar, nelle Indie Orientali, Le Maldive, Cina, Giappone, India, Australia, Nuova Zelanda e le isole Molucche. 
L'Ambra grigia commercialmente più diffusa viene dalle isole The Bahamas nei Caraibi, in particolare da New Providence.