L'origine del "chemical schift" o dello spostamento chimico quando parliamo di risonanza magnetica nucleare è un po come quando gli psicologi chiedono al proprio paziente di parlargli della propria famiglia e dell'ambiente in cui sono vissuti.
Facciamo prima un breve quadro sull'NMR (Risonanza Magnetica Nucleare)
e vediamo su cosa si fonda a grandi linee:
Tutti i nuclei possiedono una carica e in alcuni di essi questa carica ruotando sull'asse nucleare produce un dipolo magnetico orientato parallelamente all'asse di rotazione.
Nel caso in cui dei nuclei con spin1/2 vengano immersi in un campo magnetico esterno esistono due livelli energetici con un leggero eccesso della popolazione nello stato ad energia inferiore in accordo con la distribuzione di Boltzmann. i livelli sono etichettati 1/2 e -1/2 .
Una volta individuati i livelli energetici si fornisce energia delta E = h gamma/(2 p greco)B°
Ciò permetterà di promuovere la transizione tra quei livelli energetici in un campo stazionario avente intensità B°.
prendiamo a riferimento il nucleo di protone (nucleodell'isotopo 1 di idrogeno) e cerchiamo di capire perché ogni nucleo con un intorno chimico diverso si andrà a comportare in modo diverso:
un protone (nucleo dell'isotopo 1H) in una molecola viene schermato dalla propria nube elettronica, la cui densità varia dall'intorno chimico.
Tale variazione dà origine a differenze nelle posizioni dello spostamento chimico.
Capito niente??
Mi rendo conto che non sia proprio intuitivo...e vi confesso che dopo parecchi esami ancora non lo è neanche per me...^^
Sta di fatto che volendo semplificare in maniera un po ironica ci sta dicendo che ciascun nucleo è apparentemente identico, ma in realtà è completamente influenzato dall'ambiente in cui si trova.
A causa dell'influenza che esercitano gli elettroni ciascun nucleo si comporterà in maniera differente.
Mi è venuto perciò questo parallelismo tra una seduta d'analisi in cui prima di capire chi si ha davanti ...
è necessario capire da quale contesto ambientale l'individuo provenga.
Così stasera ne ho dedotto che invece di interrogarmi domandandomi perché sono come sono e perché mi sono plasmata in questo modo...dovrei interrogarmi sulla mia storia e sull'ambiente in cui sono cresciuta; sulle dinamiche familiari che ho avuto, sulle dinamiche affettive che ho vissuto e con cui mi sono scontrata.
Mi dovrei ricordare che partecipo alla vita delle persone che mi circondano
influenzandone il loro chemical schift.
Ma anche loro influenzano il mio.
In fondo ciascuno di noi assomiglia terribilmente ad un nucleo.